martedì 24 gennaio 2012

Palio di Buti - Sventolano le bandiere biancocelesti al termine di una corsa avvincente seguita da una grande presenza di pubblico


BUTI. Sciarpe biancocelesti alte in cielo e festeggiamenti fino a tarda notte per il trionfo della contrada Pievania. Inarrivabile per chiunque il cavallo montato da Andrea Chessa, che coglie la vittoria al Palio di Sant'Antonio alla sua seconda esperienza, e meritata sesta stella per la "Pieve", che arriva dopo quella conquistata nel lontano '96 da Vincenzo Foglia su Try My Disco.
Nel complesso è stata un'edizione del Palio avvincente con grande presenza di pubblico, macchiata solamente dalle contestazioni dei contradaioli di San Rocco al termine della batteria di recupero. I biancorossi, esclusi dalla finale dai giudici per una frustata di troppo del loro fantino Stefano Lobina, hanno inscenato un sit-in di protesta nella zona della partenza e minacciato per una buona mezzora di impedire il proseguo della manifestazione. Soltanto il buonsenso, prevalso al termine di un gran discutere e nulla più, ha consentito la finale e il trionfo di Pievania, con le rimostranze dei biancorossi da rimandarsi alle immancabili polemiche del dopo Palio.
Questa la cronaca delle corse. Nella prima batteria mossa subito valida e dimostrazione di forza di Chessa per Pievania, che vince facilmente su San Rocco e La Croce. Manolo Filippini, di nuovo chiamato a difendere i colori rossoneri, resta attardato in partenza e prova a dare il tutto, riuscendo ad affiancare Lobina all'entrata della curva "del Peso". Ma giunto all'uscita della curva il fantino in rossonero si trova all'esterno e inevitabilmente proiettato contro le barriere di protezione. La sua caduta per fortuna non avrà conseguenze gravi, fatta salva l'esclusione della contrada La Croce dalla lotta per il "cencio" 2012.
Per la seconda batteria sono chiamati al canapo i cavalli di Ascensione, San Francesco e San Michele. La partenza bruciante è in questo caso ad opera di Angiolino Cucinella per San Francesco, che conduce la gara dall'inizio alla fine cedendo solo nei metri finali. Soltanto il ricorso al fotofinish permetterà di stabilire la vittoria della contrada San Michele con in sella Gaspare Spano. Attardato, invece, il debuttante Giulio Chioffi per Ascensione, quando alla vigilia non pochi avrebbero scommesso su una vittoria finale dei neroverdi.
Ribaltati così i pronostici, a questo punto tutte le attenzioni sono rivolte alla batteria di recupero composta dalle contrade seconde piazzate San Rocco e San Francesco, e dal "Signore" San Nicolao. Di nuovo Cucinella parte bene al canapo, seguito da Gianluca Fais per San Nicolao e da Lobina, ma all'uscita dell'ultima curva ecco che i tre fantini si trovano affiancati e danno spettacolo. Sul dritto finale il cavallo dei gialloneri cede e nell'avvincente testa a testa conclusivo sembra davanti Fais ma poi la spunta Lobina. Alla prima impressione una lotta emozionante e regolare, ma non per Fais che lamenta una frustata in faccia ad opera di Lobina e spinge i bianconeri a fare reclamo. Reclamo che i giudici accolgono dopo aver visionato il video ma senza aver ascoltato le testimonianze dirette dei fantini. Da qui le contestazioni in stile "indignados" messe in atto dai biancorossi, pronti a sgomberare la pista soltanto dopo l'invito del loro capocontrada, Fabio Palamidessi, "per il bene del Palio".
Nella finale vittoria senza storia per la contrada Pievania, con il cavallo di San Nicolao incapace di tenere alla distanza e quello di San Michele, attardatosi in partenza, di fatto mai entrato in gioco. In trionfo i contradiaioli biancocelesti hanno riportato cavallo e fantino alla partenza, dove il "cencio" e il "drappellone" sono stati calati dal sindaco Alessio Lari nella mani del capocontrada Riccardo Serafini.

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